sabato 1 ottobre 2011


Cd in uscita
Lunedì 05 Settembre 2011 18:44

DILIS
"Nulla da Capire"
21 Settembre 2011

LABEL:Red Birds/Seahorse
DISTRIBUZIONE:Audiglobe
UFFICIO STAMPA: Nuvole Elettriche
www.dilis.it

Il 21 Settembre 2011, anticipato dal video del singolo "ti mostrerò", arriva nei negozi “Nulla da Capire” disco d'esordio del cantautore Dilis. Il disco, registrato sotto la produzione artistica di Paolo Messere ad Arezzo per la Red Birds/Seahorse Recordings e distribuito da Audiglobe, arriva dopo una svariata attività fatta di live lungo tutta la penisola.
Infatti, Pietro di Lietro, ex cantante e chitarrista de "La Condizione Danzante", avvia il suo progetto solista già nell’ottobre del 2009 quando registra la sua prima demo omonima al Suonivisioni studio di Torre del Greco con la collaborazione di Giovanni Volpe (batteria/percussioni) ed Ilaria Scarico (Basso, Contrabbasso e flauto traverso) la demo contiene solo due brani inediti (Tutto si Altera – Pensieri d’autunno) ed una cover di Tim Buckley (Morning glory), che riceve molte recensioni positive sul web (Rockit,Lost highways, Freak Out, Mag Music etc…)
Le registrazioni hanno visto, come per già accaduto per la demo, la collaborazione di Ilaria Scarico, Giovanni Volpe e, questa volta, anche di Flavio G. Romano alle chitarre.

Link al video di "Ti Mosterò"
http://www.youtube.com/watch?v=GhK0ckitiYc
ASCOLTABILE PRESSO:
http://www.myspace.com/dilispace

venerdì 3 giugno 2011

UNMADE BED"MORNAITE MUNTIDE"


Gli Unmade Bed

presentano

“Mornaite Muntide”

Label: Redbirds Records

Promozione: Seahorse/Redbirds Press Office

Distribuzione: Audioglobe/Ioda
Data di uscita: 21 Aprile 2011

BIOGRAFIA

Ogni letto ha storie da vendere e magie da raccontare, le tiene per sé da custode/padrone, talvolta te le rimette sul piatto per giorni di seguito, talvolta te ne priva totalmente del ricordo; purtroppo o per fortuna è quasi sempre sua totale discrezione.

La storia di questo letto disfatto ha inizio nel 2004, quando Lorenzo Gambacorta (già affermato batterista) si rende conto di essere un bravo compositore e, in barba a qualunque saggio consiglio, crea i “My Best Friend's Birthday” nei quali figurerà come chitarrista/frontman.

Le sorti dei “My Best Friend's Birthday” rimangono alterne e poco definite a causa di vari cambi di formazione, fino ad un assestamento nel 2006 con lo stabilizzarsi della compagine grazie agli ingressi di Claudio Gattini prima, e di Tommaso Tombelli poi.

I tre registrano un demo cd che “vince e convince” e che determina l'ingresso nella band di Vincenzo Zingaro, chitarrista/polistrumentista forte di svariate esperienze pregresse e di un grande futuro alle spalle.

Lorenzo e Vincenzo mettono a fuoco i propri obiettivi, comprendono che la strada tracciata dai “My Best Friend's Birthday” sta cambiando come stanno cambiando le coordinate musicali di ciò che hanno in mente; il primo intervento da fare è dare un nuovo nome a questo progetto: nascono gli “Unmade Bed”. (http://www.myspace.com/unbed)

Il 2007 è un anno campale per i neonati “Unmade Bed”: sul palco per molti concerti, alcuni molto particolari (con Robin Guthrie (Cocteau Twins), American Music Club...), in studio per un demo (“The Narrow Room EP”) che coglie l'attenzione della Seahorse Recordings che mette loro sul piatto un contratto per il primo LP.

Nel 2009 esce “Loom”, primo album degli “Unmade Bed”;

la stampa lo accoglie con molto interesse, e viene subito inserito da “Il Mucchio” nelle 20 nomination per il miglior' esordio discografico indipendente dell'anno

(http://www.ilmucchio.it/fdm_content.php?sez=incontri&id_riv=64&id=278).

Il disco apre la strada ad un tour che riesce a toccare quasi tutto lo Stivale anche con “combo” importanti come quella con i “Jennifer Gentle” al Calamita di Cavriago (RE). La fine del 2009, tuttavia, si porta con sé 2/4 della band: Tommaso Tombelli decide di “abbandonare la nave” per divergenze artistiche, Claudio Gattini lo seguirà alcuni mesi più tardi per incompatibilità in merito ad impegni lavorativi.

Tommaso viene sostituito da Matteo Magrini, bassista di grande esperienza e comprovata solidità che proprio per questo viene convertito quasi esclusivamente ad organo elettrico e synth. Una data in particolare segna il nuovo assetto degli “Unmade Bed”: quella del 19 Giugno 2009 presso l'INIT di Roma.

In quell'occasione la band si ritrova per la prima volta a sperimentare dal vivo l'impatto di una formazione a trio con Lorenzo Gambacorta a gestire batteria, voce e synth; Vincenzo Zingaro con chitarra, Farfisa e synth e Matteo Magrini a basso, GEM Rodeo e synth: l'amalgama è praticamente immediata, ed è con questa formazione che gli “Unmade Bed” sembrano trovare la quadratura del cerchio in merito a diversi fattori.

Il 2010 viene, quindi, dedicato alla stesura del nuovo capitolo della band che verrà registrato nel Luglio dello stesso anno nella chiesa sconsacrata di S.Giusto a Gualdo (Sesto Fiorentino – FI), in presa diretta ed esclusivamente con tecnica di ripresa binaurale (grazie a Franco “Franko” Russo, specialista italiano in questa tecnica) al fine di restituire all'ascoltatore la fisica centralità del proprio ruolo all'interno della narrazione (http://www.terzoorecchio.com/ ; http://www.youtube.com/watch?v=qSF3YYX3jWw).

“Mornaite Muntide”, secondo album degli Unmade Bed, vedrà la “luce del mercato discografico” il 21 Aprile 2011 per Red Birds Records/Audioglobe.

FILE UNDER

Classe passione e tanta professionalità caratterizzano indiscutibilmente questo secondo album degli Unmade Bed;

Psichedelie oniriche di grande trasporto si inseriscono in un panorama che, probabilmente, ha tralasciato ormai da tempo il potere delirante della musica per dare spazio all’azione civilizzatrice della parola; un disco che recupera il senso del non senso, la dimenticanza dell’io e l’ eco viscerale dell’esistenza e dell’oltre.

“Mornaite Muntide” è una spirale. È il suono del tempo che s'incurva, d'un orologio che si scioglie, del reale che s'avvolge su sé stesso per divenire il proprio contrario perfettamente realizzabile: un mondo assolutamente reale in cui risulta lapalissiano che giorno e notte siano compresenti, e che uno spaventapasseri possa volersi far' trasportare verso la luce da filari di farfalle.

Il fulcro/destinatario/protagonista di questa narrazione multisensoriale e tridimensionale è qualunque essere umano nell'essenza delle sue percezioni più intime e nascoste, del proprio “Garden Of Earthly Delights”; ma questa “centralità” non rimane solo “teorica”: diventa fisica.

Perchè gli ambigui personaggi e i fondali in perenne mutazione che animano questo lavoro, possano prendere vita e dimensione dinanzi a chiunque permetterà loro di farlo, sarà sufficiente indossare un paio di cuffie o auricolari: “Mornaite Muntide” è stato registrato interamente in binaurale.

Buon ascolto…

TRACKLIST

1. The Death At Twilight Of 25 Shattering Pieces Of Sharpring Thin Ice 4.53

2. Luna (And The Great Parade Of Creatures Tiptoeing Around The Scarecrow) 10.17

3. Gentle Marionette Firflies Lullabying Weavy 6.25

4. The Loony Crowes Hoohaywire In The Shadows Of The Gigantic Moon 6.03

5. At Twilight, Giant Farflies 12.12

PROMO KIT DIGITALE

http://soundcloud.com/ubmm/sets/mornaite-muntide-binaural

www.myspace.com/unbed

LABEL CONTACTS

Seahorse Recordings/RedBirds Rec.
Piazza della Costituzione 27
52044 Mercatale di Cortona

www.seahorserecordings.com
www.myspace.com/seahorserecordings
www.myspace.com/littleredbirdsrecords


SEAHORSE/REDBIRDS PRESS OFFICE

Valeria Sorce 3296765817
mail: valeair82@libero.it







giovedì 31 marzo 2011

Blessed Child Opera "Fifth"




Dopo una pausa di oltre due anni, che è servita a recuperare freschezza, urgenza espressiva e voglia di rimettersi in gioco, Paolo Messere rispolvera la sigla Blessed Child Opera e realizza con “Fifth” il suo lavoro più personale intimo e sentito. Un disco quasi solista, si direbbe, se ciò non facesse torto alle collaborazioni di Fabio Centurione (celli/violini), Luca Monaco e Vincenzo Bardaro (batteria), Pericle Odierna (kclarinetto), Antonio Sircana (piano/organio), Stefano Sotgiu (acustiche) e Valeria Sorce (voce), preziose nell’economia di un sound asciutto ma ricco di sfumature, e tuttavia tanto discrete e organiche a quel suono da scomparire quasi.
La scrittura dei BCO non è mai stata così lineare e fluida: in quasi dieci anni di carriera (sempre accompagnata dal favore della critica e dallo stupore di chi assiste ai loro live) non avevamo mai sentito gemme di nitida purezza acustica come “Lonely Friend” “Keep Me Tight” e “Between Us” né la scorrevolezza country-noir di “Falling” e “Reflection After Nothing”; così come mancava in repertorio una pop-song agrodolce come “Clear Sky Optimistic”. Tipicamente Blessed Child Opera sono poi l’iniziale “Nothing is In Place When It Should” e “Closed Doors”, immerse in un liquido chitarrismo di impronta shoegaze, e la centrale “Ruby Light”, in cui l’elettricità della sei corde di Messere si fonde alla perfezione con gli archi aerei e sognanti arrangiati da Centurione, regalando sensazioni di piacevole e malinconico abbandono. “Never Return on Your Steps” e “I Will Find” rappresentano l’aggancio col passato remoto dei BCO, con il loro incedere robusto e scuro, di chiara matrice eighties. E stupisce, in fondo al disco, la miscela di forma e dissonanza di “Promised Circle”, in cui voce chitarra e melodia si fanno strada, poco a poco, tra una selva di clarinetti impazziti…
“Fifth” è un disco solo all’apparenza semplice, da ascoltare e riascoltare con calma e curiosità per andare alla scoperta degli elementi nascosti o latenti che lo compongono e lo arricchiscono: piccoli scarti sonori, qualche “divertissement”, calibrati inserti elettronici, lievi tocchi di piano, archi e fiati che irrompono inattesi, raddoppi vocali. Ecco, la voce: è questo il collante magico che tiene insieme i brani e dà loro la giusta compattezza; una voce intensa, forte, ma anche dolce e sofferta, che dal vivo non manca di emozionare e rapire. Come sarà possibile constatare nel tour italiano che segue l’uscita del disco.

www.myspace.com/blessedchildopera